Scritti E Sonetti by Raffaello Sanzio

Scritti E Sonetti by Raffaello Sanzio

autore:Raffaello Sanzio [Sanzio, Raffaello]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Letteratura, Poesia
ISBN: 9788827551462
editore: Tiemme Edizioni Digitali
pubblicato: 2018-01-13T05:00:00+00:00


E perché ad alcuno potrebbe parere che difficil fosse el cognosciere li edificî antiqui dalli moderni, o li più antichi dalli meno antichi, per non lassar dubbio alcuno nella mente di chi vorrà aver questa cognizione, dico che questo con poca fatica far si può. Perché di tre maniere di edificî solamente si ritrovano in Roma, delle quali la una è di que' buoni antichi, che durarono dalli primi imperatori sino al tempo che Roma fu ruinata e guasta dalli gotti e da altri barbari; l'altra durò tanto che Roma fu dominata da' gotti e ancora cento anni di poi; l'altra, da quel tempo sino alli tempi nostri. Li edificî adunque moderni sono notissimi, sì per esser novi, come per non essere ancora in tutto giunti né alla excellenzia, né a quella immensa spesa che nelli antichi si vede e considera. Ché, avegna che a' dì nostri l'architectura sia molto svegliata e venuta assai proxima alla maniera delli antichi, come si vede per molte belle opere di Bramante, niente di meno li ornamenti non sono di materia tanto preziosa come li antichi, che con infinita spesa par che mettessero ad effetto ciò che imaginarno e che solo el volere rompesse ogni difficultate. Li edificî, poi, del tempo delli gotti sono talmente privi d'ogni grazia, senza maniera alcuna, dissimili dalli antichi e dalli moderni. Non è adunque difficile cognoscere quelli del tempo delli imperatori, li quali son li più excellenti e fatti con più bella maniera e magior spesa e arte di tutti gli altri. E questi soli intendiamo di dimostrare, né bisogna che nell'animo di alcuno nasca dubbio che, tra li edificî antiqui, li meno antichi fossero men belli, o men bene intesi, o d'altra maniera. Perché tutti erano d'una ragione. E, benché molte volte molti edificî dalli medesimi antichi fossero ristaurati, come si legge che nel medesimo luoco dov'era la casa Aurea di Nerone di poi furono edificate le terme di Tito e la sua casa e l'anfiteatro, niente di meno erano facti con la medesima maniera e ragione che gli altri edificî ancor più antichi che 'l tempo di Nerone e coetanei della casa Aurea. E, benché le lettere, la scultura, la pictura e quasi tutte l'altre arti fossero lungamente ite in declinazione, e peggiorando fino al tempo degli ultimi imperatori, pur l'architectura si osservava e manteneasi con bona ragione, et edificavasi con la medesima maniera che prima: e fu questa, tra le altre arti, l'ultima che si perse e questo cognoscer si può da molte cose e, tra l'altre, da l'arco di Costantino, il componimento del quale è bello e ben fatto in tutto quel che appartiene all'architectura, ma le sculture del medesimo arco sono sciocchissime, senza arte o disegno alcuno buono. Quelle che vi sono delle spoglie di Traiano e di Antonino Pio sono excellentissime e di perfetta maniera. Il simile si vede nelle terme diocleziane, ché le sculture del tempo suo sono di malissima maniera e mal facte, e le reliquie di pictura che si veggono non hanno che fare con quelle del tempo di Traiano e di Tito.



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